mercoledì 26 marzo 2014

Recensione libro "Le luci di Settembre"

Ecco a voi la mia personale recensione sul libro "Le luci di Settembre" di Carlos Ruiz Zafòn, edito da Mondadori, 2011


-La trama:
Francia, anni Trenta. Armand Sauvelle muore all'improvviso, lasciando la moglie Simone e i due figli, Irene e Dorian, a sopravvivere in gravi condizioni economiche. Simone, tormentata dai creditori, inizia a lavorare come insegnante e perfino la piccola Irene è costretta ad ingegnarsi per guadagnare qualcosa.
Finalmente nell'estate del 1937 si presenta una buona occasione: a Simone viene offerto un posto di lavoro come governante nell'abitazione del ricco Lazarus Jann, noto ingegnere e proprietario di una fabbrica di giocattoli. La famiglia Sauvelle si trasferisce dunque nel piccolo paese di Baia Azzurra, sulle coste della Normandia, dove si trova Cravenmoore, la sinistra dimora di Lazarus Jann, abitata soltanto dal suo proprietario, da sua moglie, inferma e segregata nelle sue stanze, e una giovane domestica, Hannah.
Simone e i suoi figli credono di aver infine trovato la serenità, ma ben presto capiranno di essersi sbagliati. Una notte Hannah viene ritrovata morta all'interno del bosco che circonda Cravenmoore, e da quel momento una fitta rete di misteri e strani avvenimenti inizia a svilupparsi intorno alla figura di Lazarus Jann e alla sua strana dimora, popolata da giocattoli grotteschi e animati frutto delle sue invenzioni. Mentre qualcosa nasce tra Simone e il suo datore di lavoro, la quindicenne Irene e il giovane pescatore Ismael, cugino di Hannah, iniziano a indagare, decisi a scoprire la verità, portando alla luce un terribile segreto rimasto sepolto per anni nelle viscere di Cravenmoore.

-Recensione: 
"Di tutte le albe della sua vita, nessuna sarebbe sembrata a Irene più luminosa di quella del 22 giugno 1937. Il mare splendeva come un manto di diamanti...
..Dalla sua finestra ora si poteva vedere chiaramente l'isolotto del faro.."
Senz'altro un punto forte del romanzo è la sua ambientazione, i paesaggi descritti dall'autore portano il lettore lontano con la mente, sembra quasi di vedere il faro o la casetta sulla spiaggia dei nostri protagonisti. La minuziosità di dettagli ed i luoghi comuni con i quali viene descritto il piccolo paesino sulle coste della Normandia lo rende agli occhi del lettore quasi familiare.
Che dire dei personaggi? Senza dubbio predomina la figura del vecchio giocattolaio Lazarus, che in tutta la storia sarà il protagonista indiscusso delle scene più importanti ed il fulcro del mistero che avvolge il suo maniero di Cravenmoore.Il mistero e la tensione sono palpabili in tutto il romanzo e tengono il lettore costantemente allerta e curioso di scoprire cosa si cela nell'ombra.
Piccoli indizi creano le tessere del puzzle che solo alla fine potrà essere ammirato nella sua interezza, senza bugie o mezze verità rivelate.

"Simone lo guardò e non potè fare a meno di leggere il titolo inciso a mano sul volume. Una sola parola, sconosciuta e incomprensibile: Doppelgänger "
Antichi miti accompagnano il mistero di Baia Azzurra, i lettori pratici di libri fantasy sono senz'altro un passo più vicini alla soluzione del mistero, un mistero che ha radici profonde.. nel passato. E il passato torna sempre a chiedere il conto.
Romanzo con una morale, se così la vogliamo chiamare, i compromessi, specie quelli fatti con creature misteriose, non portano mai nulla di buono.
"Mi mise tra le mani un avvenire che non avrei mai osato sognare.Un futuro. Io non sapevo cosa fosse. E lui me lo offrì. In cambio, dovevo fare soltanto una cosa.Una piccola, insignificante promessa: dovevo consegnargli il mio cuore. Solo a lui e a nessun altro."
Come dice il proverbio? Mai fare promesse se non si è certi di poterle mantenere. Il povero Lazarus lo ha imparato a sue spese.
Per i più romantici, c'è una tenerissima storia d'amore che distrae a tratti dalle ombre della vicenda e, se visto dal verso giusto, anche un lieto fine se vogliamo. Tutto è bene quel che finisce bene.

Il mio giudizio:
Che dire? Zafòn è uno dei miei autori preferiti e la lettura di questo romanzo ha solo rafforzato la passione per i suoi libri. Mistero, amore, paura ed ansia tutte in 268 pagine che mi hanno tenuta letteralmente incollata al libro.
Non mi sento di dare un voto, non si può esprimere in numeri la bellezza di un libro che è fatto di parole, perciò mi limito solamente a consigliarlo perchè sicuramente non vi deluderà!

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