domenica 5 ottobre 2014

The Scar- Lascia il segno > Intervista all'autrice

Buondì!
Quarto appuntamento con il romanzo "The Scar Completo" edito dalla Triskell Edizioni.
Oggi ospitiamo l'autrice del romanzo, Erin E. Keller, per una intervista.
Buona lettura!



1)      Il titolo del tuo romanzo significa letteralmente “cicatrice, segno”. C’è un segno che ti porti dietro e che ha cambiato la tua vita?

A dire il vero ne ho parecchi, sia fisici che non. Non entro nel dettaglio, ma posso dire con certezza che so cosa significa avere il corpo segnato, sia esternamente che internamente. Per assurdo, le cicatrici che mi hanno condizionato in passato di più sono quelle che vengono dall’ interno, ma diciamo che nel complesso il mio corpo mi ha dato dure lezioni in materia di ‘segni’.

2)      C’è un detto che dice “Non si giudica un libro dalla copertina”, ma quella del romanzo è molto accattivante. Pensi che la cura del romanzo, sia nella grafica che nell’ editing, possa fare la differenza sul successo di una storia?

Penso che la cura del romanzo sia molto importante. È una parte fondamentale del processo di pubblicazione di un libro. E sì, potrebbe anche decretarne (o meno) il successo. Anche uno scrittore in gamba necessita dell’aiuto di un buon editor. E graficamente, se si ha la fortuna di avere un team che crea copertine valide, sicuramente si ha più possibilità di catturare l’attenzione del pubblico. Un buon libro con una brutta copertina, secondo me, fa più fatica a “farsi scegliere”.

3)      “The Scar” non è il primo lavoro prodotto dalla Triskell Edizioni, la tua casa editrice, cosa pensi dell’editoria italiana? Si potrebbe fare di più per promuovere il made in Italy?

Per quanto riguarda la mia esperienza, posso solo dire che sono contenta che esistano realtà piccole ma che curano bene i loro prodotti e che offrono qualcosa di diverso. 
Faccio fatica a dirti cosa penso dell’editoria italiana. Non si può parlare di editoria senza fare distinzioni, secondo me. Ci sono le grandi case editrici, ci sono quelle piccole, c’è il self publishing. Ci sono le differenze tra editoria cartacea e digitale. Dal mio punto di vista siamo in un momento di passaggio – forse – ma anche di caos.
Se posso essere un po’ provocatoria, ancora prima che promuovere il made in Italy, sarebbe il caso di riuscire a dare una mossa alle cose per tutelare meglio il diritto d’autore.

4)      All ’interno di questo tuo nuovo romanzo, c’è un personaggio  che ti rappresenta?

Che mi rappresenta in senso stretto, no. Diciamo che c’è un po’ di me sia in Ryan che in Sean, ma non vi dico cosa ;)

5)      Un libro famoso che avresti voluto scrivere e perché.

Outlander – adoro i viaggi nel tempo e l’ambientazione è semplicemente perfetta per i miei gusti.

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