martedì 17 gennaio 2017

Recensione "Il sogno di Keribe" di Ilaria De Togni

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un fantasy che mi è piaciuto moltissimo e che mi ha fatto versare anche qualche lacrimuccia in qualche punto. Si tratta de "Il sogno di Keribe", scritto dall'autrice esordiente Ilaria De Togni e pubblicato da Gargoyle Books.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI


LA RECENSIONE:

"Sai che senza di te non ce la potrei mai fare. Sono sola, l'Orlog mi rivuole con sé, ed è ancora troppo forte, nella mia mente, mentre io sono debole. Non so se riuscirò a resistergli."

Erinke è una ridestata. A Keribe, i ridestati sono preziosi per le loro doti fuori dal comune e perché provengono dai quattro confini che delimitano il mondo di questa dimensione. Nessuno sa cosa accada oltre i confini, nessun mortale può attraversali senza uscirne indenne. Tuttavia, la vita di un ridestato non è semplice, i guardiani del regno avvertono la loro presenza e vogliono catturarli, il confine che li ha generati li richiama costantemente a sé. Erinke sembra non ricordare nulla della sua vita passata e non conosce questo nuovo mondo, ma se vuole sopravvivere dovrà imparare in fretta tutto quello che c'è da sapere su Keribe e i ridestati, le creature leggendarie a cui appartiene.

"Sono umana, in qualcosa?"

"In molte cose. Sanguini come gli uomini. Provi emozioni come gli uomini. E tuttavia sei qualcosa di diverso che non si esaurisce e non cambia. Gli anni passano a centinaia, per la tua anima in perenne mutamento eppure intrappolata in un'immagine immutabile. Proprio come il mare che ti ha generata. Se lo guardi nello stesso punto ti appare identico a se stesso. E non è così. Nessuna delle onde che vedi è mai la stessa."

I guardiani stanno arrivando, ma non sono i soli a cercare la figlia del mare. Un ridestato, capitano in un'epica battaglia avvenuta centinaia di anni prima, cerca vendetta e, per farlo, ha bisogno dei suoi fratelli e dei loro poteri. Ottenere Erinke, è di fondamentale importanza. Tra i cercatori della ragazza, c'è Ruben, ignaro del fatto che l'incontro con la ridestata, gli cambierà la vita.

"L'Orlog mi ha liberato, Keribe mi ha reso forte e un Dio mi ha permesso di arrivare fin qui, eppure io so che è soltanto il mio cuore a guidarmi. E il mio cuore mi dice che il sogno di Keribe è un mondo in cui uomini e ridestati sono uniti."

Si dice che i ridestati non siano capaci di amare, che le loro emozioni siano effimere e volitive. 
Eppure Erinke ama e prova speranza. Speranza per cambiare un mondo fatto di antichi rancori e dissapori tra razze diverse che possono ancora cambiare il futuro.


Quando ho ricevuto la trama del libro, sono rimasta subito incuriosita dalla storia. 
Devo dire che si tratta di un fantasy di ottima fattura, originale e ben elaborato. Ho apprezzato molto la miriade di personaggi che si susseguono all'interno del libro. in particolar modo la figlia del mare, Erinke. Il suo voler assomigliare agli umani, il voler provare emozioni con la stessa intensità, la rende un'ottima protagonista che mi ha affascinato in molti passaggi. La storia d'amore con Ruben, seppur in secondo piano rispetto alle vicende narrate, conferisce un tocco molto dolce ad una trama dai toni cupi alla Tolkien. L'autrice ha una scrittura scorrevolissima e una prosa ricercata ed elegante. Posso dire di aver divorato molto velocemente le 317 pagine del libro. Anche l'edizione cartacea si presenta curata e ben fatta. Sul finale non mi pronuncio, ma sono quasi certa che leggeremo ancora le avventure di Erinke a Keribe.






Nessun commento:

Posta un commento