mercoledì 2 maggio 2018

[Blogtour] "Il tatuatore" di Alison Belsham

Buongiorno lettori,
si conclude oggi il tour dedicato a "Il tatuatore", di Alison Belsham, in uscita domani per Newton Compton. In questi giorni ci siamo immersi nel libro parlando di tatuatori, tatuaggi e studiando la location in cui si svolge la vicenda e concludiamo il nostro viaggio parlando di serial killer 'marchiatori', ovvero quei killer che si sono contraddistinti per lasciare un proprio segno, un marchio appunto, sulle proprie vittime.
Buona lettura!


Con la parola serial killer, assassino seriale, possiamo definire tutta quella categoria di assassini che hanno lasciato dietro di loro una scia di omicidi più o meno simili tra loro. 
Si tratta di personalità interessanti, a volte folli altre perfettamente capaci di intendere e di volere, che hanno un marchio di fabbrica che si sviluppa nella scelta delle vittime o nel modus operandi. In un certo senso, si tratta di una firma che li rende riconoscibili ed indentificabili.
E' per questo che possiamo definire questi individui con determinati aggettivi, tra i più celebri e crudeli possiamo citare Jack 'Lo Squartatore', autore di cinque delitti accertati ai danni di prostitute che venivano sgozzate e poi orribilmente mutilate.




Parlando di tempi cronologicamente più vicini a noi possiamo citare Albert Fish, passato alla storia con l'appellativo di 'Vampiro di Brooklyn' che, agli inizi del '900, fu ritenuto responsabile degli omicidi di almeno cinque bambini tutti afroamericani e sospettato di svariati crimini simili. Il suo modus operandi, prevedeva la tortura delle vittime e il cannibalismo delle stesse. 



Negli anni '50/'60, un'altra personalità interessante passa alla storia con ben trenta omicidi accertati ai danni di giovani ragazzi. Siamo in Texas e, dietro il nome di 'Candy Man', Dean Corll irretiva le sue vittime donando dolciumi della sua fabbrica ad adolescenti che, dopo violenze e stupro, venivano fatti scomparire nel nulla e uccisi.



Sul territorio nazionale voglio citarvi, invece, il primo serial killer del nostro paese, Vincenzo Verzeni che a fine '800 terrorizzò la provincia bergamasca con due brutali omicidi e svariati tentativi di aggressione tutti ai danni di vittime femminili. Lo 'strangolatore di donne', dopo aver strangolato la vittima, mutilava il corpo, rimuovendo interiora, organi genitali e parte del polpaccio, e lasciava vicino alla povera sventurata una serie di spilloni forse utilizzati per parafilia (ricerca del piacere tagliando e pungendo un corpo). Il vampiro della bergamasca dichiarò, inoltre, di mordere e mangiare volutamente le sue vittime per puro piacere personale.


E dopo questa piccola carrellata di personalità, ai limiti della follia, non vi resta che aspettare domani e scoprire, in libreria, un thriller davvero interessante che mi è piaciuto moltissimo.
Insieme a tantissimi blog, festeggeremo l'uscita del libro con un grande review party.
A domani e grazie per essere stati con noi in questi cinque giorni!






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